DIAGRAMMA DELLE VELOCITÀ

Attraverso questa pagina è possibile scaricare l'appunto completo di FONDAMENTI DI INFRASTRUTTURE VIARIE e di COSTRUZIONE DI STRADE, FERROVIE E AEROPORTI relativo alla realizzazione del diagramma delle velocità di un tracciato stradale.

La realizzazione del diagramma delle velocità è tratto dal quarto paragrafo del capitolo n°5 del D.M. 5/11/2001 "NORME FUNZIONALI E GEOMETRICHE PER LA COSTRUZIONE DELLE STRADE".

 

Per prima cosa, nell'appunto si fa una rapida PREMESSA per capire meglio cosa si intende per diagramma delle velocità e soprattutto quali sono i problemi connessi alla questione della velocità lungo un tracciato stradale. Pertanto si introduce del concetto di INTERVALLO DI VELOCITA’ DI PROGETTO.

Fatta questa doverosa premessa, tutto è pronto per andare a definire che cosa si intende per diagramma delle velocità. Se ne dà dunque la DEFINIZIONE.

 

Per poter disegnare il diagramma delle velocità, occorre far riferimento ad alcune IPOTESI SEMPLIFICATRICI, che sono essenzialmente cinque.

 

Detto questo, affinché si abbiano tutti gli elementi per poter eseguire un diagramma delle velocità, occorre definire due distanze: la prima è la DISTANZA DI TRANSIZIONE, la seconda la DISTANZA DI RICONOSCIMENTO. Si illustra anche a quali VERIFICHE sono sottoposte queste due distanze.

 

Infine nell'appunto vediamo come viene realizzato un diagramma delle velocità.

La prima cosa da fare è innanzi tutto preparare il DIAGRAMMA DELLE CURVATURE, che rappresenta l’andamento delle curvature dell'asse stradale in funzione della progressiva stradale per ogni elemento del tracciato. La curvatura di un elemento è pari a 1/R.

 

Tracciato il diagramma delle curvature, si può procedere a tracciare il diagramma delle velocità, utilizzando le cinque ipotesi semplificatrici precedentemente introdotte. Questa operazione non è sempre facile, perchè certe particolari situazioni possono rendere molto difficile la gestione delle distanze di transizione.

 

Infatti, calcolata la distanza di transizione tra un rettifilo ed una curva circolare, ad esempio, possono accadere tre condizioni:

1) Che la distanza di transizione sia inferiore allo spazio della clotoide:

2) Che la distanza di transizione sia pari allo spazio della clotoide;

3) Che la distanza di transizione sia maggiore dello spazio della clotoide.

 

Più complessa è invece la condizione in cui il veicolo passa da una curva circolare ad un’altra, perché anche in questo caso possono presentarsi diverse condizioni. La prima cosa da fare è calcolare la distanza di transizione nel passare dalla prima curva alla seconda curva. Questa distanza di transizione può essere:

1) Pari allo sviluppo della clotoide tra le due curve;

2) Maggiore dello sviluppo della clotoide tra le due curve;

3) Minore dello sviluppo della clotoide tra le due curve, e in questo caso è possibile che il veicolo riesca in questo spazio a raggiungere la massima velocità di progetto consentita dal codice. Per sapere se questo avviene occorre eseguire opportuni calcoli.

I manuali di testo per la progettazione stradale propongono una analisi molto accurata delle varie situazioni, che però negli appunti non è presente.

 

A questo punto, calcolate le distanze di transizione, nei tratti in decelerazione del diagramma delle velocità andrà calcolata Dr (la distanza di riconoscimento), che andrà confrontata con la distanza di transizione (Dt).

Dt  deve essere anche confrontata con la distanza di visuale libera, però si omette questa verifica nel caso di assenza di tracciato planimetrico dell'asse stradale.

 

Una volta fatto questo, le regole di verifica sul diagramma delle velocità impongono anche dei precisi limiti di differenza di velocità nel passaggio da un elemento all’altro del tracciato planimetrico della strada.

 

Infine il diagramma delle velocità può (ma non è obbligatorio) essere corredato anche dal diagramma delle visibilità.

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NOTA SULL'ARGOMENTO DIAGRAMMA DELLE VELOCITÀ

Per completare questo argomento di FONDAMENTI DI INFRSTRUTTURE VIARIE e di COSTRUZIONE DI STRADE, FERROVIE E AEROPORTI si consiglia di affidarsi anche ad un libro di testo, il quale mostri i passaggi operativi che portano all'esecuzione del diagramma delle velocità.

In particolar modo come determinare le distanze di transizione nel tracciato stradale e quali verifiche eseguire al passaggio tra due elementi caratterizzati da velocità inferiore a quella massima (es. due curve circolari).

Un ottimo testo risulta essere in tal senso:

"STRADE FERROVIE AEROPORTI", di Michele Agostinacchio, Donato Ciampa e Saverio Olita. EPC libri editore.