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RIPETIZIONI DI DISEGNO TECNICO

LE PROIEZIONI ORTOGONALI DEL PUNTO

Il punto è l'ente geometrico più piccolo che si possa immaginare, ed è privo di formadimensioni.

Nel disegno tecnico il punto viene indicato con una lettera maiuscola dell'alfabeto.

Le sue proiezioni ortogonali sul piano orizzontale e sul piano verticale (il P.O. e il P.V.) corrispondono al piede della perpendicolare condotta dal punto ai piani stessi di proiezione.

Una volta avvenuta la rotazione del piano orizzontale e del piano verticale (così come è stata descritta a questa pagina del sito internet) le sue due proiezioni ortogonali sono sempre allineate secondo una retta, detta "retta di richiamo".

Per definire la posizione di un punto nello spazio non è sufficiente una sola proiezione, ma ne occorrono necessariamente due.

Dicevamo che per definire con esattezza la posizione di un punto nello spazio sono necessarie entrambe le sue proiezioni ortogonali.

La proiezione ortogonale sul piano orizzontale (il P.O.) definisce l'aggetto del punto, mentre la sua proiezione sul piano verticale (il P.V.) definisce l'altezza (o "quota").

 

Non potendo per ovvie ragioni disporre di due piani di proiezione perpendicolari, si immagina di ruotare di 90° attorno alla linea di terra il semipiano orizzontale anteriore sul semipiano verticale inferiore, in modo che le proiezioni ortogonali di un generico punto P (indicate rispettivamente con le lettere P' e P'') siano disposte su un'unica retta.

PROIEZIONI ORTOGONALI DEL PUNTO NEI 4 DIEDRI

1) Un punto che si trova nel primo diedro (PUNTO A) ha aggetto e quota positivi. La sua prima proiezione ortogonale (sul P.O) si trova sotto la linea di terra, mentre la sua seconda proiezione ortogonale (sul P.V) si trova al di sopra.

2) Un punto che si trova nel secondo diedro (PUNTO B) ha aggetto negativo e quota positivi. La sua prima proiezione ortogonale (sul P.O) si trova sopra la linea di terra, come pure la sua seconda proiezione ortogonale (sul P.V).

3) Un punto che si trova nel terzo diedro (PUNTO C) ha aggetto e quota negativi. La sua prima proiezione ortogonale (sul P.O) si trova sopra la linea di terra, mentre la sua seconda proiezione ortogonale (sul P.V) si trova al di sotto.

4) Un punto che si trova nel quarto diedro (PUNTO D) ha aggetto positivo e quota negativa. La sua prima proiezione ortogonale (sul P.O) si trova sotto la linea di terra, come pure la sua seconda proiezione ortogonale (sul P.V).

 

Un punto che giace invece sul piano orizzontale (positivo o negativo) avrà quota nulla (e quindi la sua seconda proiezione ortogonale si troverà sulla linea di terra). Un punto che giace sul piano verticale (positivo o negativo) avrà aggetto nullo (e quindi la sua prima proiezione ortogonale si troverà sulla linea di terra).

 

PROIEZIONI ORTOGONALI DEL PUNTO CON UN TERZO PIANO DI PROIEZIONE

Vediamo adesso come rappresentare un punto in proiezioni ortogonali attraverso l'uso di tre piani di proiezione: piano orizzontale, piano verticale e piano laterale (P.O., P.V., P.L.)

 

Il punto è perfettamente definito dalle sue due proiezioni ortogonali sul piano orizzontale e sul piano verticale.Tuttavia è possibile inserire anche un terzo piano di proiezione: il P.L., cioè il piano laterale (noto anche come π3).

 

La proiezione ortogonale del punto su questo piano di proiezione (chiamata terza proiezione del punto) può essere determinata direttamente dalla prima e dalla seconda proiezione. Infatti la terza proiezione del punto ha la stessa quota della seconda, e lo stesso aggetto della prima. In seguito, π3 ruota in senso antiorario portandosi a fianco del piano verticale π2. Il suo aggetto ruota allo stesso modo. La distanza della prima e della seconda proiezione ortogonale del punto dal piano laterale prende il nome di secondo aggetto.

 

Se il punto P si trova nel primo diedro, determinare la sua terza proiezione ortogonale è semplice. Poichè la terza proiezione ortogonale del punto conserva l'aggetto della prima, dalla prima proiezione P’ si traccia una retta di richiamo parallela alla linea di terra fino a toccare la linea che separa il piano orizzontale da quello laterale. La quale, prima della rotazione del piano laterale, risulta essere verticale. Lì c’è P’’’, terza proiezione ortogonale del punto. Ma non la possiamo vedere se non facciamo fare al piano laterale e alla terza proiezione ortogonale del punto una rotazione antioraria, venendo così a trovarsi sulla linea di terra. Da lì porteremo in altezza la proiezione, ricordano che essa ha la medesima quota della seconda proiezione ortogonale.

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TAVOLE SVOLTE SULLE PROIEZIONI ORTOGONALI