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INTRODUZIONE ALLE PROIEZIONI PROSPETTICHE (PROSPETTIVA)

La Prospettiva è una delle principali tecniche di rappresentazione del Disegno Tecnico, la quale permette di realizzare, in un unico piano, una immagine tridimensionale dell'oggetto molto realistica. Certamente assai più realistica dell’Assonometria.

Detto con altre parole, la Prospettiva rappresenta sopra un quadro (che noi supporremo sempre verticale) gli oggetti come appaiono all'occhio di un osservatore posto ad una certa distanza. Essa produce la stessa sensazione come se si guardasse realmente l'oggetto.

Le linee dell'oggetto rappresentato convergono in punti chiamati "punti di concorso o di fuga" attraverso linee chiamate "linee di fuga". La linea orizzontale che passa per i punti di concorso è la “linea dell’orizzonte”, e separa le linee provenienti dal basso da quelle provenienti dall’alto.

PROSPETTIVA CENTRALE E PROSPETTIVA ACCIDENTALE

Le proiezioni prospettiche possono essere di due tipi:

1) FRONTALI o CENTRALI, quando il quadro di rappresentazione è parallelo ad una faccia del solido. In questo caso si utilizza un unico punto di fuga. 

2) ACCIDENTALI o ANGOLARI, quando il quadro di rappresentazione è inclinato rispetto alle facce del solido. In questo caso si utilizzano due punti di fuga.

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GLI ELEMENTI DELLA PROSPETTIVA

Gli elementi che permettono di creare la Prospettiva di un ogetto sono:

1) Il centro di proiezione (posto a distanza finita);

2) Le linee di proiezione divergenti, secondo la direzione del cono visivo;

3) Il piano di proiezione (solitamente verticale, parallelo al P.V.) interposto tra l’osservatore e l’oggetto, su cui rappresentare l'immagine prospettica;

4) La linea di terra (L.T.), intersezione tra il quadro di rappresentazione e il piano orizzontale;

5) Il punto di vista (P.V.), che è il punto in cui si suppone collocato l’occhio dell’osservatore;

6) Il punto di stazione (P.S.), che è la proiezione del punto di vista sul piano di terra, dove sono i piedi dell’osservatore;

7) Il punto principale o centrale (P.P.), cioè la proiezione sul quadro del punto di vista, e punto di fuga delle rette perpendicolari al quadro di rappresentazione;

8) Il cono visivo, che ha un’ampiezza normale che varia tra i 35° e i 60°;

9) La linea di orizzonte (L.O.), cioè la linea orizzontale passante per il punto principale. Essa si mantiene sempre all’altezza del punto di vista e quindi è più alta della linea di terra;

10) I punti di fuga (F1 e F2) o di concorso delle rette, dati dalla direzione che assumono due rette parallele tra loro.

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COME RAPPRESENTARE UN OGGETTO IN PROSPETTIVA

Per rappresentare un oggetto in Prospettiva è necessario disegnare una figura preparatoria, che consiste in una vista dall’alto dell’oggetto. Tale figura sarà il punto di partenza e di riferimento per la rappresentazione prospettica. Possibilmente uno dei suoi vertici deve trovarsi sulla linea di terra, in modo da rendere più semplice la realizzazione della Prospettiva. Essa verrà eseguita per punti.

 

LE TECNICHE PER ESEGUIRE LA PROSPETTIVA DI UNA FIGURA PIANA

Esistono tanti metodi per rappresentare una figura piana in prospettiva a partire dalle sue Proiezioni Ortogonali.

1) Metodo dei raggi visuali (o metodo del taglio);

2) Metodo dei punti di distanza;

3) Metodo dei punti di fuga;

4) Metodo dei punti misuratori;

5) Metodo dell’omologia.

A ciascuno di essi è dedicata una pagina a parte di questa sezione, contenente una accurata spiegazione e disegni illustrativi. Per accedere a ciascuna pagina potete utilizzare il menu a discesa che compare poggiando il mouse sulla voce “Prospettiva nel Disegno Tecnico” che compare in testata, oppure utilizzare i soprastanti link.

COME ESEGUIRE PROSPETTIVA DEI SOLIDI GEOMETRICI

Gli spigoli di una figura solida che risultano paralleli al quadro prospettico (e quindi verticali, se la nostra è una prospettiva a quadro verticale), lo restano anche in prospettiva. Ma non sempre essi mantengono inalterata la loro misura. Anzi, nella maggior parte dei casi essa risulta alterata.

Per prima cosa sarà necessario determinare la prospettiva sul geometrale (cioè sul piano di terra) di tutti i punti della figura, con una delle tecniche per la realizzazione prospettica precedentemente elencate: metodo dei raggi visuali, metodo dei punti di distanza, metodo dei punti di fuga, metodo dei punti di fuga e metodo dell’omologia.

A questo punto si conduce dal cosiddetto “punto di origine” situato sulla linea di terra una linea verticale, chiamata “spigolo delle altezze”. Sarà su questo spigolo che andremo a riportare le misure delle altezze del solido.

Dalla pianta in prospettiva dell’oggetto si innalzano delle verticali, che si intersecano con le rispettive linee delle altezze, ottenute grazie allo spigolo delle altezze e ai punti di fuga dei vertici della figura.

Si completa la prospettiva così ottenuta determinando quali linee sono in evidenza e quali sono nascoste.

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RIPETIZIONI DI DISEGNO TECNICO

Per ricevere ripetizioni di Disegno Tecnico sui metodi per eseguire la prospettiva o su altri argomenti, o anche solo chiedere informazioni a riguardo (tariffe, disponibilità oraria, metodi di pagamento e svolgimento delle lezioni), potete inviarmi un’e-mail all’indirizzo e-mail che trovate alla pagina dei contatti del sito. Tutte le e-mail riceveranno risposta, entro un massimo di 24 ore.

METODO DELLA STANZA A GRIGLIA NELLA PROSPETTIVA

Per rappresentare in Prospettiva l’interno di una stanza con relativi mobili e altri elementi di arredo, si utilizza frequentemente il metodo della “stanza a griglia”.

Il procedimento consiste nel disegnare la stanza come se si trattasse di una griglia prospettica, partendo dal pavimento e procedendo con la rappresentazione di una parete per volta. Alla fine si inserisce la scena che si vuole rappresentare, facilitati dalle linee di riferimento.

TAVOLE SVOLTE SULLA PROSPETTIVA NEL DISEGNO TECNICO

ALLA PAGINA "TAVOLE SVOLTE" DELLA SEZIONE DI DISEGNO TECNICO POTRETE VISUALIZZARE UN ESEMPIO DI "PROSPETTIVA ESEGUITA CON IL METODO DELL'OMOLOGIA DI UNO SCHEMA ARCHITETTONICO" (TAVOLA 5).