In questa lezione vedremo come rappresentare un oggetto sul foglio da disegno utilizzando l’assonometria militare o aerea, che è l’ultimo tipo di assonometria obliqua.
Prima di tutto, vediamo di capire meglio cosa accade nello spazio. E di quali elementi si compone questa assonometria.
GLI ELEMENTI DELLA ASSONOMETRIA MILITARE O AEREA:
Vengono dunque assegnati i tre piani (o quadri) di proiezione perpendicolari (cioè “ortogonali”) tra loro: il P.O., il P.V., e il P.L.
I tre piani si intersecano tra loro secondo tre linee, che nelle proiezioni assonometriche prendono il nome di “assi assonometrici”. Essi sono rispettivamente: l’asse x (o asse delle larghezze), l’asse y (o asse delle profondità) e l’asse z (o asse delle altezze). Il loro punto d’incontro è il punto O (o punto d’origine). E’ su questi tre assi che riporteremo le misure degli oggetti rappresentati in assonometria.
Nel caso dell’assonometria militare o aerea, l’asse x e l’asse z formano tra loro un angolo di 135°. Cioè l’asse x è ruotato di 45° rispetto alla linea orizzontale perpendicolare all’asse z (che è sempre perfettamente verticale). Anche l’asse y forma con la linea orizzontale un angolo di 45°. Cioè 135° (90° + 45°) con l’asse z. Stando così le cose, l’asse x e l’asse y risultano tra loro perpendicolari. La misura di 90° viene ottenuta togliendo dai 360° dell’angolo giro i 135° e i 135° che separano l’asse x e l’asse y dall’asse z.
Il quadro di rappresentazione (chiamato anche quadro o piano assonometrico) interseca i tre piani di proiezione. Questo piano coincide con il nostro foglio di lavoro, cioè con la nostra tavola da disegno.
COME SI ESEGUE UNA ASSONOMETRIA MILITARE O AEREA:
Sappiamo che le proiezioni assonometriche possono essere di due tipi: oblique o ortogonali. E all’inizio di questa lezione abbiamo detto che l’assonometria militare o aerea è un’assonometria obliqua.
Nell’assonometria obliqua il quadro di rappresentazione è parallelo ad uno dei quadri proiezione. In questa assonometria è parallelo al P.O.
L’oggetto nello spazio viene rappresentato sul quadro assonometrico mandando dai suoi estremi dei raggi proiettanti paralleli tra loro. E quando il quadro assonometrico è parallelo ad uno dei piani di proiezione, i raggi proiettanti sono obliqui a tale qui. Da qui il nome “assonometria obliqua”.
Lungo la direzione dell’asse x riporteremo le misure delle larghezze degli oggetti, che saranno in misura reale. Sull’asse y riporteremo le misure delle profondità degli oggetti, che saranno nuovamente in misura reale. Lungo la direzione dell’asse z riporteremo le misure delle altezze degli oggetti, che saranno stavolta dimezzate rispetto alla realtà.
Nel video sottostante, presente all’interno del mio canale youtube, è mostrato come rappresentare un oggetto, per esempio un cubo (di cui si forniscono le misure o le proiezioni ortogonali), con questa tecnica.
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